Nel territorio del Diavolo - nuova edizione 2025

un laboratorio sulle nuove forme del racconto


Argomento della mia narrativa è l’azione della grazia in un territorio tenuto in gran parte dal Diavolo.


Flannery O’Connor


Nel territorio del Diavolo vogliamo:

  • aiutare gli studenti ad avere una maggiore consapevolezza nella composizione e nelle scelte stilistiche;
  • affinare e affilare la penna, perché il racconto richiede precisione e chiarezza;
  • scrivere e riscrivere; per questo si daranno diversi esercizi e si lavorerà alla scrittura e alla revisione di due racconti;
  • (ai partecipanti verrà richiesto anche di esercitarsi editando i racconti dei compagni).



Questo corso è dedicato a chi vuole andare oltre la trama in tre atti,
esplorando le nuove forme di scrittura del racconto
che oggi si praticano in Italia, Nord America e Sud America



Le lezioni sono così organizzate :

- si tengono live, su Zoom, così da favorire il più possibile il confronto e il dialogo tra la classe (saremo, massimo, venti studenti);

- le lezioni iniziano alle ore 18.00 secondo il calendario che trovate nel curriculum del corso:

- sono sempre registrate e caricate su Teachable, dunque si possono seguire secondo i propri tempi e disponibilità,

- le correzioni individuali invece si fisseranno secondo i reciproci impegni.



Sono previste:

- otto lezioni di classe,

- cinque lezioni individuali, in un giorno e orario concordato insieme, per discutere della scrittura dei racconti.



Il corso è aperto a un massimo di 20 partecipanti.


Sotto trovi il programma completo delle lezioni


 


Credo che l’unico modo per imparare a scrivere racconti sia scriverne, e poi, in un secondo tempo, cercare di capire quel che si è fatto. Soltanto col racconto già sotto gli occhi, si può riflettere sulla tecnica. Quel che l’insegnante può fare per lo studente è esaminare il suo lavoro aiutandolo a capire se abbia scritto una storia compiuta, una storia in cui l’azione illumini a pieno il significato.


Il tuo insegnante


Sara Meddi
Sara Meddi

Sara Meddi è laureata in Lettere moderne e in Editoria e scrittura.Si occupa di valutazioni, editing, impaginazione, revisione e del coordinamento redazionale esterno su tutte le fasi per conto di diverse realtà editoriali tra cui Chiarelettere, Fabbri, Garzanti, Giunti, Newton Compton, Piemme, Rizzoli, BUR, Sperling & Kupfer e Topic. Traduce dallo spagnolo e dall’inglese. Conduce laboratori di scrittura, in aula e online, ed è ideatrice di immersioni letterarie, un progetto di formazione in collaborazione con autori affermati della narrativa italiana e professionisti dell’editoria.


Per chi si iscrive entro martedì 15 luglio
è previsto uno sconto di 50,00 euro

 

Parlando del laboratorio, lo rifarei non una, ma cento volte.

Mi ero già trovata bene in quello sul tempo e la narrazione, Iceberg ovviamente è stato molto più completo e ben strutturato. Al di là del fatto, che non ho potuto seguire con costanza il primo mese del corso (è iniziato quando mi trovavo in Sicilia, quando io sono in terra sicula neuroni e nervi vanno in cortocircuito), la seconda parte, per me, è stata: studio, curiosità, scoperta, entusiasmo, stimoli, voglia di mettermi alla prova, di uscire dalla mia zona di comfort, ma soprattutto disciplina.

Dal 2 novembre, mi alzo almeno tre volte a settimana alle cinque del mattino per dedicarmi alla scrittura creativa, questo è stato il più grande regalo che potevo farmi.

Grazie anche alle letture, agli autori, ai film, alle serie che mi hai fatto scoprire; mi sento un pelino meno ignorante. Su tutti ho adorato il racconto Un giorno ideale per i pescibanana di Salinger e la prima versione di Dì alle donne che andiamo di Carver (mi piacciono le storie che non finiscono bene, ma ancora di più mi piacciono le storie che non finiscono bene in maniera inaspettata).

In termini di scrittura, invece, la scoperta più illuminante è stato imparare a ragionare, o almeno provarci sul capitale di un personaggio. Avevo letto e ascoltato della caratterizzazione di un personaggio, ma non del capitale, personalmente questo è stato un cambio di prospettiva importante. Altrettanto importante la lezione sulla struttura della trama, anche perché la mia difficoltà maggiore è di - arrivata a un certo punto della storia - volerla chiudere in fretta; i finali sono la mia bestia nera. I tuoi suggerimenti sono stati FONDAMENTALI per cambiare e migliorare il finale del mio racconto.

- Cosima

Alcuni anni fa – non importa quanti esattamente – avendo pochi o punti denari in tasca e nulla di particolare che m’interessasse in questa terra, pensai di darmi alla scrittura ed esplorare una parte incognita del mondo. E’ un modo che ho io di cacciare la malinconia e di regolare la circolazione. Ogni volta che m’accorgo di atteggiare le labbra al torvo, ogni volta che nell’anima mi scende come un novembre umido e piovigginoso, ogni volta che mi accorgo di fermarmi involontariamente dinanzi alle vetrine e di consumare spasmodica tutte le serie Netflix che scopro, e specialmente ogni volta che il malumore si fa tanto forte in me che mi occorre un robusto principio morale per impedirmi di accedere risoluta ai social e asfaltare metodicamente la gente, allora decido che è tempo di mettermi a scrivere al più presto.”

Con le parole di Melville, perché sono ancora in cerca delle mie, grazie Sara per i tre corsi fatti insieme. Ormai le regole, come diresti tu, ci sono. C’è da mettere giù il sedere e scrivere :) e questo è il bello dei tuoi corsi. Poche chiacchiere da scrittori e tanto inchiostro e sangue... lo diceva Hemingway, no?! Insomma, pronti a imparare si, ma anche a sudare e tenere duro. Ha un che di masochismo, lo so, ma mi sono già iscritta al prossimo.

- Samara

Sono soddisfatta dei due percorsi che ho fatto con te: I tempi della narrazione e Iceberg. Sono stati i primi e, finora, gli unici corsi sulle tecniche di scrittura narrativa che ho seguito, quindi non ho termini di paragone.

Certo, butto occhio e orecchio anche ad altre lezioni e corsi on line, si trovano a volte lezioni gratuite in fb, ho fatto lezioni di prova per altri corsi, ma, per ora, apprezzo molto il tuo metodo di insegnamento.

E te lo dice una che non ama particolarmente le videolezioni, le videochat ecc, anche se, di questi tempi, sono l’unico modo per tenerci in contatto e per procedere nelle attività lavorative e interpersonali. Un bel corso in presenza, tutti nella stessa aula, un po’ intimiditi all’inizio, ma poi sempre più sciolti e spontanei, in cui si parla e ci si confronta al momento, in cui uno fa da spunto ad un altro… vuoi mettere? Be’, non sarei riuscita a seguirlo in presenza a Trento; quindi, va bene così!

Posso dirti che i tuoi corsi mi hanno arricchito molto, mi hanno aperto un mondo che non conoscevo e soprattutto mi hanno dato la possibilità di prendere consapevolezza di aspetti che nemmeno consideravo. Due ottimi corsi, ben strutturati ed esaustivi.

Ottimo il materiale che ci hai fornito, sia per qualità che per quantità.

Vario ed interessante, con racconti di autori dal diverso stile, in grado di offrirci una panoramica quanto più possibile ampia all’interno di un corso.

Relativamente alla quantità: né troppo, né poco, considerando che ognuno dei partecipanti probabilmente fa altro nella vita, oltre a leggere e a scrivere.

Gli esercizi: utili e pertinenti, le spiegazioni fornite per realizzarli sempre puntuali e precise, coerenti alla videolezione e al pdf della lezione.

Tu: sempre a disposizione via email e ottima l’organizzazione di chat individuali prenotabile tramite Calendly, hai dato tanta disponibilità in giorni e orari diversi. Grazie.

Ho letto quasi tutti i racconti degli altri iscritti al corso. Bella l’idea di metterli in una cartella condivisa, a disposizione. Mi sono fatta una prima idea. Ora attendo di poterli rileggere revisionati dagli autori stessi. Che, come me, nel frattempo, avranno colto vari suggerimenti, arrivati da te direttamente, dalle lezioni (tutte, fino alla n. 10), dai commenti del nostro compagno di viaggio, quello prescelto per leggere il racconto di ognuno.

La parte teorica e le videolezioni si sono integrate perfettamente con questa parte pratica, di scrittura del proprio racconto e lettura di quello degli altri. Un modo davvero efficace di sperimentare le nozioni acquisite, di mettersi in gioco, di provare ad applicare gli insegnamenti.

- Laura V.

 

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